Cogliamo al volo la visita del segretario regionale Cisl Maurizio Bernava ad Agrigento per un convegno sull’edilizia scolastica. Insieme al segretario provinciale Maurizio Saia e alla responsabile scuola, Rosanna La Placa si sono messe in campo le iniziative e le sollecitazioni necessarie alla nostra provincia ritenuta tra le più in difficoltà nel panorama scolastico siciliano. Ed è lo stesso Bernava che lo precisa in una intervista rilasciataci poco prima che iniziassero i lavori dove si intravede la condivisione renziana a fare presto a fronte di una situazione politico-economica che lo stesso segretario Cisl, a chiare lettere, definisce una “porcheria”.
“Ci sono molti temi che Renzi lancia giustamente con molta forza e sono temi che noi poniamo da anni ma perché è normale e nella mia responsabilità di segretario regionale della Cisl è dal 2009 che organizziamo momenti e manifestazioni, compresa quella fatta nel 2012 a Palermo e abbiamo sempre detto di usare l’edilizia come si dice in termini tecnici “leva per tamponare la crisi”. E’ quella più facile, per interventi piccoli, quella urbana, per i centri storici dissesti idrogeologici, restauro di edifici pubblici, scolastici, ci sono tante risorse che servono alla comunità e farebbero lavorare quel tipo di imprenditoria, artigiana, piccola impresa, per far movimentare economia e il relativo indotto. Si creano anche entrate erariali, perché c’è un calo di entrate fiscali e i comuni stanno fallendo anche per questo. L’abbiamo chiesto nel 2009 e oggi la Regione non pensa a queste questioni, incappiamo nel patto di stabilità e alla fine siamo bloccati. In quest’anno simbolicamente partiamo da Agrigento, visto che ci sono le attenzioni del governo nazionale e risorse sia comunitarie e sia nazionali, stiamo facendo pressione in tutte le città , da Agrigento parte una scommessa e non a caso perché è una delle città più povere d’Italia, non si può sempre campare di pane e politica, ci vuole anche un po’ di lavoro concreto . La sfida è forte, entro giugno dare il via a più cantieri possibili per mettere a norma e sicurezza le scuole, mettere in linea tutti i soggetti istituzionali, comuni, province, prefetture, regione per fare questa grande scommessa. Movimentazione che dovrebbe dare fiducia perché ci vuole fiducia in questa nostra realtà”.
A seguito di questo ennesimo rimpasto regionale i sindacati mi pare siano un po’ inermi, o mi sbaglio?
“Io posso parlare della Cisl e vengo criticato e accusato del contrario. Mi dicono che devo stare più calmo e io sono calmo ma molto arrabbiato e preoccupato come molti siciliani. Non siamo inermi, anzi questa accusa la deve fare alla politica che sta dando uno spettacolo vergognoso, il più vergognoso della storia repubblicana siciliana . Vorremmo capire che ci stanno a fare risse, rompere maggioranze e minoranze,che facciano ciò che vogliono ma che lo facessero su linee diverse per affrontare i problemi economici, chessò, su strategia di settore, di rilancio economico, invece stanno litigando sulla spartizione del manuale Cencelli, quanti assessori a me, chi ci devo mettere, la corrente, quanto alla Sanità….è una porcheria. Di fronte a una Regione che crolla economicamente…non voglio dare addosso a Crocetta ma ai partiti, non possono vivere in questa vergogna perché a cominciare dal Partito Democratico devono sentire la responsabilità di impegnare tutto sui temi dell’economia. Quindi come recuperare risorse, risanamento bilancio e debito, ristrutturazione della spesa Enti locali e partecipate della Regione. Piani anticrisi, investimenti, edilizia, fondi comunitari da gestire in maniera trasparente, veloce, per mettere in moto l’economia non come nel passato per favorire clienti, amici, fare lobby e affari, spartizione o tangenti in molte realtà. Abbiamo bisogno di questo e su questo obbiettivamente mi pare che c’è solo la Cisl, e mi dispiace che parlo un linguaggio chiaro, ma dobbiamo imparare, i siciliani, a liberarci da questa zavorra di questa politica inconcludente. Da vent’anni la politica siciliana è la stessa ed io vivo col terrore che acquisite le spartizioni di potere e di gestione, non si fa più nulla. E Agrigento, come molte altre realtà, è molto più supina e disponibile ad accodarsi invece che a sollecitare e stimolare”.
Rosanna La Placa, lei è segretaria Cisl scuola ed evidentemente è fiammeggiante quanto e come il segretario regionale Bernava e anche con lo stesso occhio di simpatia per Renzi.
“La città di Agrigento è presente e in linea con i dati più bassi in assoluto e più negativi rispetto alla agibilità dei locali, alle norme igienico sanitarie e non parliamo dei livelli di tecnologia da cui siamo distanti da una scuola di qualità come viene richiesta da più parti. Ha bisogno intanto di sicurezza strutturale e poi anche condizioni che permettano nell’era del digitale di dare accesso agli studenti , purtroppo noi assistiamo sempre più spesso alla impossibilità e incapacità di rispondere alle risorse che già esistono, quindi non sto parlando di nuovi finanziamenti che pure sono stati già stanziati. Impossibilità forse per l’eccessiva burocratizzazione delle procedure e con gli amministratori e dirigenti spesso lasciati da soli. Dovremmo istituire delle task-force per intervenire in quelle direzioni che presentano maggiori lacune e per dare ai ragazzi maggiore sicurezza”.
Non dimentichiamo tra l’altro che noi siamo quelli del cemento depotenziato…
“Esatto, finora la fortuna ci ha assistito ma non possiamo continuare in questa direzione. Dobbiamo intervenire per tempo e abbiamo tutti responsabilità verso tutti e verso il futuro del nostro paese, attraverso questi interventi si può migliorare la scuola, dare qualità e andare verso un risanamento”.