Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato nel Municipio di Catania, prima tappa della sua visita in città. Ad accoglierlo il sindaco Enzo Bianco. In piazza Duomo ad attenderlo c’erano oltre 500 bambini che hanno lungamente applaudito l’arrivo del Capo dello Stato scandendo lo slogan ‘Giorgio, Giorgio’. Napolitano dopo la visita al Comune si recherà all’Università e al sito Stm di Catania. Erano 14 anni che un Capo dello Stato non veniva in visita a Catania. Napolitano affronterà, insieme al sindaco Enzo Bianco, alcuni argomenti considerati fondamentali dal primo cittadino etneo: l’istituzione del Distretto della Sicilia orientale e la realizzazione dell’autostrada Catania – Ragusa.
Un silenzioso presidio di protesta è attuato da quasi un centinaio di lavoratori della Micron, in piazza Università a Catania, in contemporanea con la visita in città del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che è in corso nel vicino Municipio. I dipendenti della società hanno ricevuto l’avviso di mobilità per 419 di loro, 128 dei quali nel sito del capoluogo etneo. Ciascuno dei manifestanti espongono un cartello con la scritta ‘Esubero’. Ci sono anche degli striscioni con la scritta ‘Ridateci il futuro’ e ‘Micron da eccellenze a eccedenze’. E’ previsto che una delegazione dei lavoratori e sindacati parteciperà ad un incontro più tardi in prefettura.
Un corteo contro la crisi perché ”i poveri non possono più aspettare” sta attraversando via Etnea a Catania in concomitanza con la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel capoluogo etneo. Preceduta da uno striscione con la scritta ‘Napolitano no austerity’ la manifestazione, promossa dall’associazione ‘Catania bene comune’ e alla quale hanno aderito anche i comitati ‘No muose’ ed alcuni esponenti di centri sociali, si muove in strada scandendo slogan contro la crisi economica e il governo. In corteo alcuni espongono uno striscione con uno slogan che è anche stato più volte ripetuto dai partecipanti, ‘Il debito è vostro, il mondo è nostro’.