Licata, morte delle piccole Chiara e Bruna: condannato il giovane che provocò l’incidente

Il Gip del Tribunale di Agrigento ha condannato (rito abbreviato) a tre anni e quattro mesi di reclusione Angelo Vitali, 31 anni di Licata, accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni gravi e rifiuto di sottoporsi al test alcolemico. La vicenda che ha portato alla condanna di Vitali avvenuta nel giugno 2011 riguarda la morte di due sorelline, Alessia e Chiara Bruna, rispettivamente di 10 e 4 anni, di Licata, a seguito di incidente stradale provocato dall’imputato che era alla guida di un Suv Bmw andatosi a schiantare contro la Renault Clio guidata dalla mamma delle sorelline, Angela Cammilleri che rimase gravemente ferita. In quel terribile scontro, avvenuto intorno alle 21,30, lungo la strada statale 115, che collega la città licatese con Gela, nei pressi del lido Bellia, rimasero ferite altre cinque persone. I familiari delle bambine si sono costituiti parte civile.