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Tangenti: salgono a 14 indagati inchiesta Gesap. Duro giudizio del Gip su Helg

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L’inchiesta aperta 13 mesi fa dalla procura di Palermo sulla Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino del capoluogo siciliano, vede aumentare gli indagati, che passano da 4 a 14. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono corruzione, turbativa d’asta e associazione a delinquere. Fattispecie più gravi rispetto a quelle contestate nella precedente inchiesta: associazione a delinquere finalizzati ad abusi d’ufficio. Lo scorso 2 marzo il vicepresidente della Gesap, Roberto Helg, che è anche presidente della Camera di commercio di Palermo, fu arrestato dai carabinieri mentre nel suo ufficio intascava 100 mila euro di una tangente chiesta a un pasticciere per agevolare il rinnovo del contratto d’affitto di uno spazio commerciale nello scalo palermitano. L’inchiesta scaturita dall’arresto, ora ipotizza l’esistenza di un “tavolino” per condizionare le scelte del Cda di Gesap; mentre nelle dieci pagine di motivazione del Gip Angela Gerardi, che concede i domiciliari a Helg, anche per ragioni anagrafiche (ha 78 anni), si legge che l’arrestato, fino a 8 giorni fa un’icona dell’antimafia, ha avuto la capacità di “pianificare e portare a compimento una gravissima azione delittuosa in danno di un amico, per di più approfittando di una momentanea condizione di difficoltà di quest’ultimo”. Nel nuovo filone è indagato anche il direttore generale della Gesap, Carmelo Scelta, 53 anni, palermitano, coinvolto nella precedente indagine. “Capi e promotori” dell’associazione sarebbero l’ingegner Renato Chiavaroli, abruzzese di 65 anni e i consulenti tecnici Natale Chieppa, napoletano di 60 anni; i fratelli Maurizio e Stefano Flammini, di 65 e 62 anni, romani; Sergio Gaudiano, 63 anni, anche lui romano. Il reato associativo sarebbe contestato anche al palermitano Massimo Abbate, 54 anni, dirigente Gesap; Carlo Maria Sadich, 64 anni, di Campobasso, titolare della Compagnia del progetto (Cdp); Giampaolo Tocchio, 63 anni, romano; Leonida Giannobile, 69 anni, di Bolzano. Questi 9 indagati rispondono anche di turbativa d’asta in uno dei due filoni d’indagine; nell’altro, sempre per turbativa d’asta, figurano Scelta, Carlo Vernetti, 40 anni, di Napoli, rappresentante della Quick, che gestisce i parcheggi nello scalo; Alessandro Mauro, 42 anni, napoletano, rappresentante della Car Valet, altra società di gestione dei posteggi; Giuseppe Liistro, romano, 47 anni. Il quattordicesimo indagato è l’ex comandante dell’Alitalia Filippo Capuano, titolare di un’azienda di servizi tecnologici. L’ipotesi di reato per lui è corruzione, e dello stesso reato è accusato Scelta. Nella vecchia indagine – quella del gennaio 2014, che riguarda il periodo tra settembre 2009 e luglio 2010 – sono state stralciate le posizioni di due indagati: l’ex parlamentare del Pdl ed ex presidente della Gesap Giacomo Terranova, e Vincenzo Petrigni, tutt’ora dirigente della Gesap. La seconda indagine prende in considerazione reati che sarebbero stati commessi dal 2012 fino al 14 maggio dello scorso anno.


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