Nell’ambito delle manifestazioni dei “Venerdì nella Valle” organizzati dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento, stasera. alle ore 21,00, con ingresso libero dalla biglietteria del Tempio di Giunone, nell’area antistante il Tempio di Giunone, sarà eseguito il concerto dedicato “Alla più bella Città dei mortali”. Si tratta di una anteprima nazionale di brani scritti dai I Maestri Virginio Zoccatelli, Giuseppe La Rosa e Aurelio Canonici, ispirati alle divinità e ai miti che si riconducono strettamente alle realtà monumentali del patrimonio del Parco. Fa parte della componente artistica anche l’attore Enzo Gambino che con la sua voce reciterà alcuni brani della II^ e III^ delle olimpiche di Pindaro. I brani saranno eseguiti da: Gian Luca Zoccatelli (Flauto), Nunzio Ortolani (Clarinetto), Francesco Scomparin (primo violino), Davide Purpura (secondo violino), Mauro Greco (violoncello), Valerio Nicosia (Arpa), Sonia Ballarin (pianoforte) e Sergio Calì (percussioni).
Il programma della serata prevede: Giuseppe La Rosa: Ouverture Valle dei templi, per Ensemble (prima esecuzione assoluta);Virginio Zoccatelli: Celebrazioni per Terone, da Pindaro Olimpiche II e III Monologo per attore ed Ensemble (prima esecuzione assoluta) ; Aurelio Canonici: Suite “Empedocle, l’Amore e lo Sfero”, per Ensemble (prima esecuzione assoluta); La overture del Maestro Giuseppe La Rosa, dal carattere evocativo presenta melodie e ritmi arcaicizzanti: divinità e miti rivivono attraverso atmosfere epiche e solenni. Si susseguono Eracle, Concordia, Giunone, Zeus, tutte divinità presenti nella Valle della antica Akragas con la costruzione di Templi possenti a loro dedicati.
Il secondo brano in programma del Maestro Virginio Zoccatelli, presenta le versione del testo poetico, nella lingua greca e italiana, della II e III Olimpica di Pindaro. L’attore narratore Enzo Gambino declamerà alcuni frammenti in lingua originale, rispettandone la dizione e il senso della metrica greca antica, alternati naturalmente alla traduzione in italiano del testo stesso.
L’opera fu scritta nel 476 per la vittoria di Ierone, signore di Siracusa, con il cavallo Ferenico, mentre Terone, tiranno di Agrigento, vinse la gara più prestigiosa delle quadrighe e venne appunto celebrato con la II e la III Olimpica . Il poeta Pindaro, celebra nell’Olimpica II, Terone di Agrigento vincitore nella corsa dei carri; il protagonista è posto accanto a Zeus signore di Olimpia, e ad Eracle che fondò le Olimpiadi.
La suite del Maestro Aurelio Canonici, infine, intende rendere omaggio alle tradizioni culturali e musicali della Sicilia e della Valle dei Templi, attraverso la rievocazione della magica figura del filosofo Empedocle, nato proprio ad Agrigento. La Suite, attraverso una serie di brevi brani, traccerà un percorso musicale atto a descrivere il pensiero filosofico di Empedocle: la stasi iniziale della perfezione dello “Sfero”, ”Amore” che aggrega tutto, ”Odio” che inizia a separare gli elementi, l’azione di questi, “Terra”, “Aria”, “Fuoco” e “Acqua”, le loro lotte, il reciproco disgregarsi, la nuova armonia per mezzo dell’”Amore”, e il ritorno all’iniziale perfezione e stasi grazie al ricrearsi dell’equilibrio con lo “Sfero”.